Cassazione penale Sez. V sentenza n. 18526 del 18 giugno 2020

ECLI:IT:CASS:2020:18526PEN

Massima

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La massima giuridica che può essere estratta dalla sentenza è la seguente: L'aggravante del metodo mafioso di cui all'art. 7 della L. n. 203 del 1991 (ora art. 416-bis.1 c.p.) sussiste quando l'azione criminosa sia caratterizzata da modalità tali da evocare la forza intimidatrice tipica dell'agire mafioso, anche in assenza di un'esplicita richiesta, qualora l'associazione abbia raggiunto una capacità intimidatrice tale da rendere superfluo l'avvertimento mafioso, sia pure implicito, ovvero il ricorso a specifici comportamenti di violenza o minaccia. Ciò si verifica quando la condotta sia logicamente funzionale alla più pronta ed agevole perpetrazione del crimine, in ragione della notorietà criminale del soggetto che la pone in essere e della diretta destinazione dei proventi dell'attività illecita alle esigenze economiche del sodalizio, così agevolandone il funzionamento. La sussistenza dell'aggravante non può essere desunta esclusivamente dalla reazione delle vittime, ma deve fondarsi sull'effettivo ricorso al metodo mafioso, valutato sulla base di un complessivo apprezzamento degli elementi probatori. Inoltre, la partecipazione ad un'associazione di tipo mafioso può essere desunta anche dalla commissione di reati-fine, quando questi siano tipici dell'attività criminale del gruppo e rivelino l'adesione agli scopi del sodalizio, a prescindere dalla formale appartenenza al medesimo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO ((omissis)) - Presidente

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - rel. Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza della Corte di appello di Napoli emessa in data 23/01/2019;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa B. Calaselice;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dr. Marinelli F., che ha concluso chiedendo il rigetto dei ricorsi;
uditi i difensori, Avv. (OMISSIS) e (OMISSIS), che hanno concluso chiedendo l'…

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