Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 41320 del 9 novembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:41320PEN

Massima

Generata da Simpliciter
La persona offesa dal reato non ha il diritto di proporre personalmente ricorso per cassazione, essendo necessaria la sottoscrizione dell'atto di impugnazione da parte di un difensore iscritto nell'apposito albo, in applicazione della regola dettata dall'articolo 613 del codice di procedura penale. Pertanto, il ricorso proposto personalmente dalla persona offesa è dichiarato inammissibile, con la conseguente condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della cassa delle ammende. Tale principio si fonda sulla necessità di garantire il rispetto delle forme processuali previste dalla legge per l'instaurazione del giudizio di legittimità, al fine di assicurare il corretto svolgimento del procedimento e la tutela dei diritti di tutte le parti coinvolte. La ratio di tale regola risiede nell'esigenza di assicurare la qualità della difesa tecnica e la corretta interpretazione ed applicazione delle norme giuridiche, evitando che l'esercizio di un diritto fondamentale come quello di impugnazione possa essere pregiudicato da errori o carenze procedurali. Pertanto, la legittimazione attiva nel giudizio di cassazione è riservata al difensore, quale soggetto qualificato e abilitato a svolgere tale funzione, in ossequio ai principi di terzietà, imparzialità e professionalità che devono informare l'attività giurisdizionale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio S. - Presidente

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. DI CASOLA Carlo - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

At. Al. , persona offesa;

nel procedimento a carico di:

Di. Gr. Si. ;

avverso il decreto 26/9/2005 del Gip del Tribunale di Parma;

Visti gli atti, il decreto denunziato e il ricorso;

Udita in camera di consiglio la relazione fatta dal Consigliere dr. Nicola Milo;

letta la requisitoria del Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore Generale dr. FAVALLI M. che ha concluso per l'inammiss…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.