Cassazione penale Sez. V ordinanza n. 42732 del 6 novembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:42732PEN

Massima

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La misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza può essere legittimamente applicata anche nei confronti di soggetti che, pur senza rivestire un ruolo organico di partecipazione ad un'associazione di tipo mafioso, risultino comunque in posizione di contiguità e di strumentalità agli interessi della struttura criminale, in quanto tali elementi siano idonei a denotarne la pericolosità sociale specifica. A tal fine, il giudice può legittimamente valorizzare, ai fini della formulazione del giudizio di pericolosità, elementi di prova e indizi tratti da procedimenti penali a carico del proposto, anche se non ancora conclusi con sentenza definitiva, purché gli stessi presentino i caratteri di gravità, precisione e concordanza richiesti dall'art. 192 c.p.p. e siano comunque idonei a comprovare l'appartenenza del soggetto all'associazione mafiosa e la sua conseguente pericolosità sociale. Il sindacato di legittimità sui provvedimenti in materia di prevenzione è limitato alla sola violazione di legge, senza estendersi al controllo dell'iter giustificativo della decisione, a meno che questo non risulti del tutto assente, nel qual caso ricorre comunque la violazione di legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZECCA Gaetanin - Presidente

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Mar - rel. Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso il Decreto n. 13 del 2011 CORTE APPELLO di BOLOGNA, del 31/01/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. VESSICHELLI Maria;

lette/sentite le conclusioni del PG Dott. Gialanella: inammissibilita'.

FATTO E DIRITTO

Propone ricorso per cassazione (OMISSIS) avverso l'ordinanza della Corte d'appello di Bologna in data 31 gennaio 2012 con la qual…

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