Cassazione penale Sez. V sentenza n. 24874 del 28 giugno 2022

ECLI:IT:CASS:2022:24874PEN

Massima

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Il reato di atti persecutori (art. 612-bis c.p.) si configura quando la condotta reiterata dell'agente, anche se consistente in un numero minimo di atti, provoca nella vittima un progressivo accumulo di disagio che degenera in uno stato di prostrazione psicologica, manifestato in una delle forme previste dalla norma (alterazione delle abitudini di vita, perdurante stato di ansia o paura, fondato timore per la propria incolumità o di un prossimo congiunto). La valutazione di tale evento tipico, che costituisce l'elemento centrale della fattispecie, deve essere effettuata in base all'apprezzamento complessivo della condotta persecutoria, senza che sia necessario che ciascuno degli atti isolatamente considerati abbia già provocato uno degli eventi alternativamente indicati dalla legge. Pertanto, la motivazione della sentenza che, sulla base di una valutazione logica e coerente delle dichiarazioni delle persone offese, affermi la sussistenza dell'evento tipico del reato, non può essere censurata in sede di legittimità attraverso una diversa rilettura degli elementi probatori, volta a prospettare una ricostruzione alternativa dei fatti. Analogamente, l'omessa considerazione, in sede di appello, di elementi probatori acquisiti ai sensi dell'art. 603 c.p.p. non determina un vizio della motivazione, qualora il giudice ritenga tali elementi non decisivi ai fini della decisione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MICCOLI Grazia - Presidente

Dott. CALASELICE Barbara - rel. Consigliere

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

Dott. SESSA Renata - Consigliere

Dott. TUDINO Alessandrina - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 09/04/2021 della CORTE APPELLO di VENEZIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. BARBARA CALASELICE;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore presso questa Corte, Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore della parte civile (OMISSIS), che si riporta alla memoria in atti e che ha…

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