Tribunale Amministrativo Regionale Toscana - Firenze sentenza n. 1345 del 2021

ECLI:IT:TARTOS:2021:1345SENT

Massima

Generata da Simpliciter
L'omessa esecuzione dell'ordine di demolizione di opere edilizie abusive comporta una situazione di illecito permanente, sulla quale pende in modo altrettanto permanente il potere sanzionatorio dell'Amministrazione, che può esercitarsi non solo mediante l'ordine di demolizione, ma anche attraverso il provvedimento di acquisizione gratuita al patrimonio comunale. Il decorso del tempo non determina la consumazione di tale potere, in quanto l'esercizio della potestà di ripristinare lo stato dei luoghi e di far cessare la permanenza dell'illecito edilizio, mediante demolizione d'ufficio o acquisizione al patrimonio pubblico, per sua natura non soggiace a termini di decadenza o prescrizione estintiva. Nell'ipotesi in cui l'area sulla quale l'abuso edilizio è stato realizzato risulti inedificabile e, pertanto, non vi siano prescrizioni urbanistiche atte a determinare in concreto l'area da acquisire oltre il sedime dell'opera abusiva, l'Amministrazione può comunque procedere all'acquisizione della "pertinenza urbanistica", entro il limite massimo di dieci volte la complessiva superficie utile abusivamente realizzata. Tale criterio di quantificazione, in assenza di parametri urbanistici applicabili, è collegato alla rilevanza e alla gravità dell'abuso, in considerazione della sua realizzazione in zona inedificabile. Tuttavia, l'Amministrazione non può adottare criteri di quantificazione dell'area da acquisire diversi da quelli previsti dalla legge (art. 31, comma 3, d.P.R. n. 380/2001 e art. 196, comma 3, L.R. n. 65/2014), né può perseguire finalità estranee alla demolizione dell'opera abusiva, come l'utilizzo dell'immobile per fronteggiare l'emergenza abitativa, atteso che la decisione di conservare l'edificio è riservata al Consiglio Comunale.

Sentenza completa

Pubblicato il 18/10/2021

N. 01345/2021 REG.PROV.COLL.

N. 01086/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1086 del 2020, integrato da motivi aggiunti, proposto da
((omissis)), rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)) ed ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Camaiore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

nei confronti

((omissis)) e ((omissis)), non costituite in giudizio;

per l'annullamento

-dell’ordinanza del Comune di Camaiore n. 257 del 21.8.2020, avente a oggetto l’accertamento dell’inottemperanza all’ordinanza di demolizione n. 27…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.