Cassazione penale Sez. V sentenza n. 12872 del 6 aprile 2005

ECLI:IT:CASS:2005:12872PEN

Massima

Massima ufficiale
In tema di reati di competenza del giudice di pace, la particolare tenuità del fatto può essere dichiarata con sentenza, ex art. 34 comma terzo, D.Lgs. n. 274 del 2000, solo se l'imputato e la persona offesa non si oppongono, e dunque quando essi siano stati messi in grado di manifestare il dissenso in ordine a tale pronuncia; dette condizioni non ricorrono nell'ipotesi in cui i reati di competenza del giudice di pace siano giudicati da un giudice diverso ed il P.M. abbia richiesto il decreto penale di condanna, in quanto, in tal caso, l'art. 34 comma terzo, D.Lgs. n. 274 del 2000, va osservato "in quanto applicabile" e tale applicabilità per le ragioni suesposte è, nella specie, esclusa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE
QUINTA SEZIONE PENALE
Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:
FOSCARINI Bruno - Presidente
LATTANZI Giorgio - Consigliere
CALABRESE ((omissis)) - Consigliere
FERRUA Giuliana - Consigliere
ROTELLA Mario - Consigliere
ha pronunciato la seguente:
SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Procuratore Generale presso la Corte di appello di Roma;
avverso la sentenza emessa il 3-2-04 dal Gip presso il Tribunale di Roma nel procedimento a carico di:
Pa. Sp. nato il (...);
Sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ((omissis));
Letta la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale che ha concluso per l'annullamento della sentenza impugnata con rinvio all'ufficio del Gip presso il Tribunale di Roma.
SVOLGIMENTO DEL PROCESSO - MOTIVI DELLA DECISIONE
Con sentenza 3-2-04 il Gip presso il Tribunale di Roma, a seguito di richiesta del P.M. di decreto…

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