Cassazione penale Sez. V sentenza n. 22564 del 21 maggio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:22564PEN

Massima

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La misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza può essere applicata nei confronti di un soggetto qualora il giudice accerti la sua pericolosità sociale qualificata, anche in assenza di una condanna definitiva per reati di associazione mafiosa, sulla base di plurimi elementi convergenti che dimostrino il suo inserimento stabile e continuativo nel contesto criminale di riferimento. Il giudizio di pericolosità sociale può fondarsi su precedenti condanne, anche non definitive, per reati di stampo mafioso, nonché su elementi indiziari e probatori acquisiti in altri procedimenti penali, anche conclusi con sentenze di assoluzione, purché idonei a delineare il profilo criminale del proposto e il suo ruolo di partecipe o di "rimpiazzo" di soggetti apicali della consorteria mafiosa. La confisca di beni può essere disposta nei confronti di soggetti ritenuti socialmente pericolosi, anche in assenza di una condanna definitiva per reati di intestazione fittizia, qualora il giudice accerti, sulla base di una ricostruzione unitaria e complessiva delle vicende patrimoniali e imprenditoriali del proposto, la riferibilità effettiva dei beni alla sua sfera di dominio e controllo, in attuazione di un disegno criminoso volto a eludere gli effetti di precedenti provvedimenti di confisca.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PEZZULLO Rosa - Presidente

Dott. MAZZITELLI Caterina - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - rel. Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), (ANCHE TERZO INTERESSATO) nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso il decreto del 15/07/2016 della CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. CAPUTO ANGELO;
lette le conclusioni del PG di seguito riportate.
RITENUTO IN FATTO
1. Con decreto deliberato il 15/07/2016, la Corte di appello di Reggio Calabria ha confermato il decreto del 29/01/2014 con il quale i…

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