Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 22422 del 14 giugno 2005

ECLI:IT:CASS:2005:22422PEN

Massima

Massima ufficiale
Il reato previsto dall'art. 340 c.p. tutela non solo l'effettivo funzionamento di un ufficio ovvero di un servizio pubblico o di pubblica necessità, ma anche l'ordinato e regolare svolgimento di esso, sicché ai fini della sussistenza dell'elemento oggettivo non ha rilievo che la interruzione sia stata temporanea o che si sia trattato di un mero turbamento nel regolare svolgimento dell'ufficio o del servizio. (Nella specie è stata confermata la sentenza dei giudici di merito che avevano considerato interruzione di pubblico servizio la condotta di un collaboratore amministrativo del Ministero degli interni che, nel luogo di lavoro, aveva agganciato alla scrivania, con una catena chiusa con lucchetto, un cartello stradale con segnale di pericolo).

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE
SEZIONE SESTA PENALE
Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:
Luigi SANSONE ((omissis)) MANNINO ((omissis)) MARTELLA ((omissis)) SERPICO ((omissis)) DI CASOLA Consigliere
ha pronunciato la seguente:
SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Gi. Pi. Bu.;
avverso la sentenza della Corte di Appello di Torino in data 8.10.2004;
visti gli atti, la sentenza denunziata ed il ricorso;
udita in Pubblica udienza la relazione fatta dal Consigliere Dott. F. SERPICO;
Udito il Pubblico Ministero nella persona del SPG Dott. FEBBRARO G. che ha concluso per:
rigetto del ricorso.
OSSERVA
Sull'appello proposto da Gi. Pi. Bu. avverso la sentenza del Tribunale monocratico di Alessandria in data 4.10.2002, con la quale era stato dichiarato colpevole del reato di cui all'art. 340 c.p. per avere, in qualità di collaboratore amministrativo del Ministero dell'Interno, in ser…

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