Il rilascio dell'autorizzazione all'esercizio di una struttura socio-assistenziale, quale un centro diurno per soggetti non autosufficienti, è un procedimento semplice a istanza di parte, privo di comparazione e competizione con altre richieste, che si perfeziona con la verifica del possesso dei requisiti strutturali, organizzativi e tecnologici previsti dalla normativa, senza essere subordinato all'espletamento di una procedura concorsuale per l'assegnazione di posti in accreditamento. Pertanto, l'Amministrazione competente è tenuta a comunicare i motivi ostativi all'accoglimento dell'istanza di autorizzazione all'esercizio, ai sensi dell'art. 10-bis della legge n. 241/1990, e ad attivare il soccorso istruttorio, ai sensi dell'art. 6, comma 1, lett. b), della medesima legge, qualora riscontri carenze documentali sanabili, senza poter opporre un diniego per ragioni attinenti esclusivamente al procedimento di accreditamento, disciplinato da una diversa e successiva deliberazione regionale. L'inosservanza di tali principi procedimentali determina l'illegittimità del provvedimento di diniego dell'autorizzazione all'esercizio.