Cassazione penale Sez. II sentenza n. 23329 del 24 maggio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:23329PEN

Massima

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Il rigetto dell'istanza di restituzione nel termine per proporre impugnazione è legittimo quando il condannato ha avuto conoscenza della sentenza di condanna in tempo utile per impugnarla, ma il difensore ha presentato la richiesta oltre il termine previsto dalla legge. Inoltre, la richiesta di riduzione della pena inflitta è inammissibile se priva di adeguata motivazione. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è il seguente: La richiesta di restituzione nel termine per proporre impugnazione è inammissibile se presentata oltre il termine di decadenza previsto dall'art. 175 c.p.p., quando il condannato ha avuto conoscenza della sentenza di condanna in tempo utile per impugnarla. Inoltre, la richiesta di riduzione della pena inflitta è inammissibile se priva di adeguata motivazione a sostegno, non essendo sufficiente la mera deduzione dell'eccessività della pena. L'originaria inammissibilità della doglianza formulata in sede di gravame rende irrilevante l'omessa specifica risposta della Corte territoriale, in quanto non cagiona alcun pregiudizio concreto e renderebbe del tutto superfluo l'accoglimento della censura dedotta in sede di legittimità, non avendo alcun esito favorevole in sede di giudizio di rinvio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DAVIGO P. - Presidente

Dott. MESSINI D'AGOSTINI - rel. Consigliere

Dott. DE SANTIS Anna - Consigliere

Dott. CIANFROCCA P. - Consigliere

Dott. PACILLI G. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 04/07/2017 della CORTE APPELLO di PERUGIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Piero MESSINI D'AGOSTINI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. CASELLA Giuseppina, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con sentenza del 4/7/2017 la Corte di appello di Perugia confe…

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