Tribunale Amministrativo Regionale Liguria - Genova sentenza breve n. 807 del 2021

ECLI:IT:TARLIG:2021:807SENB

Massima

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Il mancato rilascio del permesso di costruire per opere edilizie abusive, anche se realizzate in prossimità del confine di proprietà con il consenso del confinante, non impedisce all'amministrazione comunale di ordinarne la demolizione, in quanto la deroga pattuita tra privati non può prevalere sull'interesse pubblico al ripristino della legalità urbanistica. Inoltre, la realizzazione di un muro di contenimento di notevoli dimensioni, pur se finalizzato a sostenere un terrapieno naturale, costituisce un intervento di nuova costruzione soggetto al previo rilascio del permesso di costruire, la cui mancanza legittima l'adozione della misura ripristinatoria. Infine, la mera affermazione della preesistenza di una strada carrabile, senza adeguata prova documentale, non è sufficiente a escludere la natura abusiva dell'intervento e la conseguente applicazione dell'ordine di demolizione. L'interesse pubblico alla tutela dell'assetto urbanistico del territorio prevale sulle pattuizioni tra privati e sulle mere allegazioni di preesistenza di opere, in assenza di idonea documentazione comprovante la legittimità degli interventi edilizi realizzati senza il prescritto titolo abilitativo.

Sentenza completa

Pubblicato il 27/09/2021

N. 00807/2021 REG.PROV.COLL.

N. 00466/2021 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Liguria

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 466 del 2021, proposto da:
((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dall’avv. ((omissis)), con domicilio digitale come da p.e.c. dei registri di giustizia;

contro

Comune della Spezia, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale come da p.e.c. dei registri di giustizia;

e con l'intervento di

ad opponendum:
((omissis)), rappresentato e difeso dall’avv. ((omissis)), con domicilio digitale come da p.e.c. dei registri di giustizia;

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