Cassazione penale Sez. V sentenza n. 22134 del 21 maggio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:22134PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La condanna per il reato di bancarotta fraudolenta non viola il principio di correlazione tra accusa e sentenza quando l'imputato, pur essendo stato originariamente contestato per una condotta commissiva, venga condannato per essere rimasto colpevolmente inerte di fronte alla condotta illecita dell'amministratore di fatto, in applicazione dell'art. 40, comma 2, c.p., in quanto tale modifica non determina un apprezzabile mutamento del titolo di responsabilità, purché l'imputato abbia avuto la concreta possibilità di difendersi sull'oggetto dell'imputazione. Inoltre, il giudizio relativo all'attenuante della particolare tenuità del danno patrimoniale di cui all'art. 219, comma 3, l. fall. deve essere posto in relazione alla diminuzione globale che il comportamento del fallito ha provocato alla massa attiva disponibile per il riparto, senza che assumano rilievo le specifiche condotte soggettive di ciascuno dei correi. Infine, la declaratoria di illegittimità costituzionale dell'art. 216, ultimo comma, l. fall. determina l'illegalità sopravvenuta delle pene accessorie irrogate in base al criterio dichiarato incostituzionale, indipendentemente dal fatto che quelle concretamente applicate rientrino nel nuovo parametro, in quanto il procedimento di commisurazione si è basato su una norma dichiarata incostituzionale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MICCOLI Grazia - Presidente

Dott. MAZZITELLI Caterina - Consigliere

Dott. BELMONTE ((omissis)) - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

Dott. MOROSINI E. M. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 19/04/2018 della CORTE di APPELLO di MILANO
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio limitatamente alle pene accessorie, inammissibilita' nel resto.
RITENUTO …

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