Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 7713 del 2010

ECLI:IT:TARMI:2010:7713SENT

Massima

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Il diritto di subentro nell'assegnazione di un alloggio di edilizia residenziale pubblica spetta ai discendenti fino al terzo grado dell'assegnatario, purché la convivenza stabile con quest'ultimo duri da almeno due anni prima della data di pubblicazione del bando di concorso e sia dimostrata nelle forme di legge, senza che sia necessaria l'autorizzazione dell'ente gestore. L'amministrazione, prima di intimare il rilascio per asserita occupazione abusiva, ha l'obbligo di verificare in concreto la sussistenza dei requisiti per il subentro e di avviare il relativo procedimento, concludendolo con un provvedimento espresso; il mancato espletamento di tale istruttoria e l'adozione di un decreto di rilascio in assenza dei presupposti di legge determinano l'illegittimità dell'atto. Le certificazioni pubbliche attestanti la convivenza e il rapporto di parentela costituiscono prova privilegiata che l'amministrazione non può disattendere senza adeguata motivazione. Il semplice ricovero dell'assegnatario presso una struttura assistenziale non implica necessariamente la cessazione della convivenza, potendo al più dar luogo all'avvio di un procedimento di decadenza dall'assegnazione per abbandono, da concludersi anch'esso con provvedimento espresso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE PER LA LOMBARDIA
SEZIONE PRIMA
HA PRONUNCIATO LA PRESENTE
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 3975 del 1996, proposto da:
Sc.Si., rappresentata e difesa dall'avv. Gi.Ma., presso il cui studio è elettivamente domiciliata in Milano,
contro
I.A.C.P. di Milano, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avv.ti Va.Gr.Ca. e Ga.Na., domiciliato in Milano,
per l'annullamento
del decreto di rilascio dell'alloggio in Milano, Via Mo., adottato ai sensi dell'art. 25 L.r. 5 dicembre 1983, n. 91 e notificato in data 11 luglio 1996.
Visti il ricorso e i relativi allegati;
Visto l'atto di costituzione in giudizio dell'I.A.C.P. di Milano;
Viste le memorie difensive;
Visti tutti gli atti della causa;
Relatore la dott.ssa ((omissis));
Uditi, nell'udienza pubblica del giorno 3 dicembr…

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