Cassazione penale Sez. II sentenza n. 11998 del 10 aprile 2020

ECLI:IT:CASS:2020:11998PEN

Massima

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La partecipazione consapevole e stabile di un soggetto a un'associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti può essere desunta non solo dalla commissione di reati-scopo, ma anche da elementi quali i frequenti contatti con esponenti di spicco del sodalizio, il ruolo di fornitore o mediatore svolto nell'ambito delle attività illecite, nonché dalla comunanza di interessi e di scopi con gli associati, a prescindere dalla compatibilità apparente di tali ruoli. Tali indizi, unitamente alla pregressa e attuale pericolosità sociale del soggetto, possono fondare la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza e di esigenze cautelari, anche in assenza di una continuità temporale tra i fatti contestati, purché vi sia una ricostruzione logica e coerente del suo coinvolgimento nel sodalizio criminoso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenico - Presidente

Dott. IMPERIALI Luciano - rel. Consigliere

Dott. ALMA Marco Maria - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

Dott. SARACO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 07/08/2019 del TRIB. LIBERTA' di CALTANISSETTA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. LUCIANO IMPERIALI;
sentite le conclusioni del PG Dr. FRANCA ZACCO, che conclude per l'inammissibilita' del ricorso.
udito il difensore avv. (OMISSIS);
Il difensore presente si riporta ai motivi chiedendo l'annullamento dell'ordinanza impugnata.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 7/3/2019 il Tribunale per …

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