La variante essenziale al progetto edilizio approvato, che comporta il mutamento della destinazione d'uso con conseguente incidenza sugli standard urbanistici, l'aumento consistente del volume o della superficie di solaio, modifiche sostanziali dei parametri urbanistico-edilizi o della localizzazione dell'edificio, il mutamento delle caratteristiche dell'intervento edilizio assentito, nonché la violazione delle norme vigenti in materia di edilizia antisismica, determina l'obbligo per il titolare del permesso di costruire di corrispondere gli oneri di urbanizzazione commisurati all'intervento complessivamente realizzato, tenuto conto di quanto già versato in sede di contributo provvisorio. Ciò in quanto la variante essenziale, che non si limita ad aggiungere un quid pluris a quanto già assentito, ma investe globalmente l'intervento edilizio, comporta la necessità di una nuova valutazione del progetto da parte dell'amministrazione comunale sotto il profilo della sua compatibilità con i parametri urbanistici, con conseguente applicazione del regime contributivo previsto per il rilascio del nuovo titolo abilitativo. Il Comune, pertanto, è legittimato a richiedere il pagamento degli oneri di urbanizzazione commisurati all'intervento complessivamente realizzato, anche con riferimento alle parti edilizie già assentite, tenuto conto di quanto già corrisposto in sede di contributo provvisorio.