Cassazione penale Sez. V sentenza n. 32444 del 25 luglio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:32444PEN

Massima

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Il reato di diffamazione commesso mediante pubblicazione su un sito web si consuma nel momento in cui il collegamento web è attivato, essendo irrilevante la dimostrazione dell'effettiva lettura del messaggio da parte di altri utenti, in considerazione dell'ordinario ricorso, nella pratica web, a comunicazioni aperte all'accesso di un numero indeterminato di persone o comunque destinate, per la loro stessa natura, a tale genere di immediata diffusione. L'attribuzione a taluno di tendenze omosessuali, in assenza di specifiche circostanze di fatto che ne evidenzino la lesività della reputazione e l'interesse pubblico alla materia, non integra di per sé il reato di diffamazione. Il divieto di testimonianza previsto dall'art. 62 c.p.p. opera solo in relazione alle dichiarazioni rese nel corso del procedimento, intendendosi con tale espressione un collegamento funzionale tra le dichiarazioni e un atto del procedimento, e pertanto non si estende a eventuali confidenze fatte dall'imputato ad un conoscente, anche se effettuate durante il processo. La nomina di ulteriori difensori di fiducia si considera senza effetto finché la parte non provvede alla revoca delle nomine precedenti che risultano in eccedenza, sicché gli avvisi e le comunicazioni devono essere dati al difensore che riveste tale qualità nel momento processuale nel quale vengono disposti ed eseguiti. Le questioni di incompetenza territoriale devono essere sollevate come preliminari nel giudizio di primo grado e non possono essere formulate per la prima volta in Cassazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. OLDI Paolo - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - rel. Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 2222/2011 CORTE APPELLO di GENOVA, del 22/03/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 14/03/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARIA VESSICHELLI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. BAGLIONE Tindari che ha concluso per il rigetto;

Udito il difensore Avv. (OMISSIS) C..

FATTO E DIRITTO

Propone personalmente ricorso per cassazione (OMI…

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