Consiglio di Stato sentenza n. 7622 del 2024

ECLI:IT:CDS:2024:7622SENT

Massima

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Il mutamento di destinazione d'uso di un immobile da uso alberghiero-ricettivo a uso residenziale, realizzato in assenza o in difformità del titolo abilitativo edilizio e in contrasto con le prescrizioni degli strumenti urbanistici vigenti, integra un'opera abusiva rientrante nella tipologia 1 di cui all'allegato 1 del d.l. n. 269/2003, convertito in l. n. 326/2003, e non può essere inquadrata nella tipologia 6 relativa a opere di manutenzione straordinaria o modalità di esecuzione non valutabili in termini di superficie o volume. Infatti, il mutamento di destinazione d'uso di un fabbricato, anche senza la realizzazione di opere, comporta un differente carico urbanistico, traducendosi nel passaggio da una categoria funzionalmente autonoma dal punto di vista urbanistico ad un'altra, in contrasto con le prescrizioni degli strumenti urbanistici. La legittimità di tale mutamento di destinazione d'uso è subordinata al rispetto delle norme urbanistiche e alla conformità con il titolo abilitativo edilizio originario, non potendo essere ammesso un uso difforme dalla destinazione prevista dallo strumento urbanistico per la zona in cui l'immobile ricade, anche ove tale mutamento risulti documentato da atti successivi dell'amministrazione comunale, i quali non possono sanare l'originaria illegittimità. Pertanto, il mutamento di destinazione d'uso da alberghiero-ricettivo a residenziale, realizzato in assenza o in difformità del titolo abilitativo edilizio e in contrasto con le prescrizioni degli strumenti urbanistici, integra un'opera abusiva soggetta a sanatoria ai sensi della tipologia 1 dell'allegato 1 del d.l. n. 269/2003, convertito in l. n. 326/2003, e non può essere ricondotto alla tipologia 6 relativa a opere di manutenzione straordinaria o modalità di esecuzione non valutabili in termini di superficie o volume.

Sentenza completa

Pubblicato il 17/09/2024

N. 07622/2024REG.PROV.COLL.

N. 05846/2023 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5846 del 2023, proposto da
Societa' La Cappuccina di ((omissis)) e C. Sas, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Roma, viale Vaticano 46;

contro

Comune di Alghero, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC Registri di Giustizia;

nei confronti

Fallimento Mg S.r.l., non costituito in giudizio;

per la revoc…

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