Cassazione penale Sez. V sentenza n. 7641 del 19 febbraio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:7641PEN

Massima

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L'impugnazione proposta dall'imputato avverso la sentenza di condanna del giudice di pace alla sola pena pecuniaria, anche in assenza di una specifica impugnazione delle statuizioni civili conseguenti alla pronuncia di condanna, deve essere qualificata come appello e non come ricorso per cassazione, in virtù dell'estensione del disposto di cui all'articolo 574 c.p.p., il quale prevede che l'impugnazione dell'imputato contro la pronuncia di condanna penale estende i suoi effetti alla pronuncia di condanna alle restituzioni, al risarcimento dei danni e alla rifusione delle spese processuali, se questa pronuncia dipende dal capo o dal punto impugnato. Pertanto, l'ordinanza del giudice rimettente che ha erroneamente qualificato l'impugnazione come ricorso per cassazione deve essere annullata e gli atti devono essere restituiti al tribunale per il giudizio di appello.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COLONNESE Andrea - Presidente

Dott. SANDRELLI Giangiacomo - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo Antonio - Consigliere

Dott. DIDONE Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) DI. LU. RO., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 21/07/2005 GIUDICE DI PACE di SAN MAURO FORTE;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. SANDRELLI GIAN GIACOMO;

Udita la Requisitoria del Procuratore Generale Cons. Dott. CONSOLO Santi, che ha concluso per la qualificazione dell'impugnazione come appello.
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