Cassazione penale Sez. I sentenza n. 39792 del 4 settembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:39792PEN

Massima

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Il tentativo di omicidio commesso mediante l'utilizzo di un'arma da taglio contro una persona disarmata, con plurime ferite inferte a zone vitali del corpo, integra la fattispecie di tentato omicidio e non quella di lesioni personali, in quanto la natura e la gravità delle lesioni, valutate secondo il criterio della prognosi postuma, dimostrano la sussistenza del dolo omicidiario, non escluso dalla circostanza che l'aggressore non sia poi effettivamente deceduto. La legittima difesa, reale o putativa, non può essere riconosciuta quando l'aggressore accetta volontariamente una sfida e si pone in una situazione di pericolo fronteggiabile solo con l'aggressione altrui, essendo armato mentre la vittima è disarmata. Parimenti, la circostanza attenuante della provocazione non può trovare applicazione quando l'aggressore abbia accettato o portato una sfida per la risoluzione di una contesa, in quanto tale comportamento è di per sé illecito. Nell'individuazione della pena concreta, il giudice di merito deve dare conto in modo specifico e dettagliato del ragionamento seguito, motivando adeguatamente le scelte operate in relazione all'entità della pena base, all'applicazione delle circostanze attenuanti e all'eventuale aumento per il reato continuato, al fine di consentire il controllo della correttezza del procedimento di determinazione della sanzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MAZZEI Antonella P. - Presidente

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - rel. Consigliere

Dott. ESPOSITO Aldo - Consigliere

Dott. CENTOFANTI Francesco - Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 10/02/2017 della CORTE APPELLO di MESSINA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. SANTALUCIA GIUSEPPE;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott.ssa DE MASELLIS MARIELLA;
Il Proc. Gen. conclude per il rigetto;
udito il difensore.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di appello di Messina, in parziale riforma della sentenza con cui il giud…

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