Cassazione penale Sez. II sentenza n. 50939 del 17 dicembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:50939PEN

Massima

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Il provvedimento di sequestro di un computer o di un supporto informatico, anche se seguito dalla restituzione del bene previa estrazione di copia dei dati ivi contenuti, può essere legittimamente impugnato con ricorso per cassazione, qualora l'interessato dimostri un interesse concreto e attuale alla verifica della sussistenza dei presupposti applicativi del sequestro, in quanto la restituzione del supporto non fa venir meno l'interesse all'impugnazione, che permane per la necessità di accertare la legittimità del provvedimento ablativo e la tutela della sfera personale e dei dati acquisiti. Prima di dichiarare l'inammissibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse, il giudice deve procedere all'audizione delle parti al fine di verificare in concreto la sussistenza di tale interesse, non essendo sufficiente a tal fine una mera allegazione generica. Il provvedimento di sequestro di un computer o di un supporto informatico, anche se seguito dalla restituzione del bene previa estrazione di copia dei dati ivi contenuti, può essere legittimamente impugnato con ricorso per cassazione, qualora l'interessato dimostri un interesse concreto e attuale alla verifica della sussistenza dei presupposti applicativi del sequestro, in quanto la restituzione del supporto non fa venir meno l'interesse all'impugnazione, che permane per la necessità di accertare la legittimità del provvedimento ablativo e la tutela della sfera personale e dei dati acquisiti. Prima di dichiarare l'inammissibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse, il giudice deve procedere all'audizione delle parti al fine di verificare in concreto la sussistenza di tale interesse, non essendo sufficiente a tal fine una mera allegazione generica. Il provvedimento di sequestro di un computer o di un supporto informatico, anche se seguito dalla restituzione del bene previa estrazione di copia dei dati ivi contenuti, può essere legittimamente impugnato con ricorso per cassazione, qualora l'interessato dimostri un interesse concreto e attuale alla verifica della sussistenza dei presupposti applicativi del sequestro, in quanto la restituzione del supporto non fa venir meno l'interesse all'impugnazione, che permane per la necessità di accertare la legittimità del provvedimento ablativo e la tutela della sfera personale e dei dati acquisiti. Prima di dichiarare l'inammissibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse, il giudice deve procedere all'audizione delle parti al fine di verificare in concreto la sussistenza di tale interesse, non essendo sufficiente a tal fine una mera allegazione generica.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenico - Presidente

Dott. ALMA ((omissis)) - Consigliere

Dott. BORSELLINO ((omissis)) - Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - rel. Consigliere

Dott. SARACO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 12/07/2019 del TRIB. LIBERTA' di BENEVENTO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. FABIO DI PISA;
sentite le conclusioni del PG Dr. TASSON KATE, la quale ha concluso per l'annullamento con rinvio del provvedimento impugnato.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale del riesame di Benevento, con ordinanza in data 12/09/2019, pronunziata &q…

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