Cassazione penale Sez. V sentenza n. 23591 del 12 giugno 2024

ECLI:IT:CASS:2024:23591PEN

Massima

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La pericolosità sociale di un soggetto, ai fini dell'applicazione di misure di prevenzione, può essere desunta dalla sua appartenenza a un'associazione di tipo mafioso, accertata con sentenza definitiva, nonché dalla commissione di reati-fine aggravati dal metodo mafioso, anche se commessi in epoca antecedente al biennio precedente la richiesta della misura, purché permangano elementi idonei a dimostrarne l'attualità. Ai fini della confisca di prevenzione, la ricostruzione del tenore di vita e dei redditi leciti del proposto e del suo nucleo familiare, anche attraverso l'utilizzo di parametri di riferimento diversi dalla soglia di povertà assoluta, può giustificare l'ablazione di beni, qualora risulti una evidente sproporzione tra i redditi dichiarati e gli investimenti effettuati, in assenza di idonea giustificazione della loro provenienza. Inoltre, la qualificazione di un'impresa come "mafiosa", in ragione del suo inserimento in un contesto di illegalità e di condizionamento del mercato attraverso metodi intimidatori, legittima la confisca dei relativi beni e utilità, anche se intestati a terzi, in assenza di prova della loro estraneità e buona fede.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GUARDIANO Alfredo - Presidente

Dott. SGUBBI Vincenzo - Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - Consigliere

Dott. BIFULCO Daniela - Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovanni - Consigliere-Rel.

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
Ba.Lu. nato a C (I) il (Omissis)
Co.Na. nato a S il (Omissis)
Ba.Sa. nato a S (I) il (Omissis)
Ba.Ma. nato a S il (Omissis)
avverso il decreto del 23 giugno 2023 della Corte Appello di Catanzaro
udita la relazione svolta dal ((omissis));
letta la requisitoria scritta del Sostituto Procuratore generale della Repubblica presso questa Corte di cassazione ((omissis)) che ha chiesto di dichiarare inammissibili i ricorsi;
RITENUTO IN FATTO
1. Con decreto del 23 settembre 2023 la Corte di Appello di Catanzaro - a seguito de…

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