Cassazione penale Sez. II sentenza n. 48155 del 3 dicembre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:48155PEN

Massima

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Il sequestro preventivo finalizzato alla confisca di beni può essere disposto quando sussistono gravi indizi di sproporzione tra il valore dei beni posseduti e i redditi dichiarati o le attività economiche svolte dal soggetto, anche in assenza di prova della provenienza illecita dei singoli beni, purché nel periodo di acquisto del bene vincolato la parte non riesca a fornire una giustificazione sicura della liceità del valore speso per l'acquisto. Il giudizio di sproporzione deve riguardare il patrimonio complessivo del soggetto, non il singolo bene, e costituisce un elemento indiziario concorrente rispetto alla mancata giustificazione della provenienza lecita del bene. Pertanto, il sequestro può essere legittimamente disposto anche in assenza di prova della effettiva percezione dei canoni di locazione dichiarati, qualora il valore complessivo del patrimonio risulti sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - rel. Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. DI MARZIO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 1581/2012 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI, del 07/12/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ENZO IANNELLI;

Letti gli atti, la ordinanza impugnata, il ricorso;

Udita la relazione del Cons. Dr. ((omissis));

Udite le conclusioni del S. Procuratore Generale, Dr. ((omissis)), per il rigetto del ricorso.

OSSERVA

1 - (OMISSIS), indagata, insieme ad altri, del delitto di intestaz…

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