Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Bari sentenza n. 286 del 2012

ECLI:IT:TARBA:2012:286SENT

Massima

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Il diniego di un'istanza di intervento edilizio, seppur legittimamente adottato dall'amministrazione competente, perde rilevanza giuridica e non può più essere oggetto di impugnazione qualora l'amministrazione stessa, successivamente al ricorso proposto, rilasci il permesso di costruire richiesto. In tal caso, infatti, il provvedimento negativo risulta superato e non residua alcun interesse in capo al ricorrente all'annullamento dello stesso, essendo stato soddisfatto il suo interesse originario. Il principio di diritto che emerge è che il sopravvenuto rilascio del titolo edilizio richiesto determina il venir meno dell'interesse all'annullamento del provvedimento di diniego, rendendo il ricorso improcedibile per difetto di interesse. Tale principio si fonda sulla considerazione che l'ordinamento giuridico non consente la prosecuzione di un giudizio in assenza di un interesse concreto ed attuale alla decisione, essendo il processo amministrativo finalizzato alla tutela di situazioni giuridiche soggettive effettivamente lese o minacciate. Pertanto, una volta che l'amministrazione abbia rimosso la lesione lamentata dal ricorrente attraverso il rilascio del titolo edilizio, non sussiste più alcun interesse all'annullamento del provvedimento negativo originario, che risulta ormai privo di effetti. Il giudice amministrativo, in tal caso, non può che dichiarare l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuto difetto di interesse, in applicazione dei principi di economia processuale e di ragionevole durata del processo.

Sentenza completa

N. 01004/2003
REG.RIC.

N. 00286/2012 REG.PROV.COLL.

N. 01004/2003 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1004 del 2003, proposto da:
Habitare Casa s.r.l., in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dagli avv.ti Giovanna Zito e Alessandra Carofiglio, con domicilio eletto presso la prima in Bari, alla via Manzoni n.15;

contro

Comune di Bari, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dagli avv.ti Augusto Farnelli e Anna Valla, con domicilio eletto presso la sede dell’Avvocatura comunale in Bari, alla via P.Amedeo n.26;

per l'annullamento, previa sospensiva,

a) del provvedimento del 7.4.2003, prot. n 40450, comunicato il 12.05.2003, con il quale il Direttore d…

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