Cassazione penale Sez. I sentenza n. 41965 del 30 ottobre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:41965PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, deve verificare la congruenza e la logicità della motivazione del provvedimento impugnato, senza poter riesaminare nel merito le risultanze probatorie, la cui valutazione è riservata in via esclusiva al giudice di merito. Il controllo di legittimità è, pertanto, limitato all'accertamento dell'esistenza di una motivazione adeguata, che dia conto delle ragioni giuridicamente significative poste a fondamento della decisione, senza che possa essere dedotta una diversa valutazione delle circostanze già esaminate dal giudice di merito. Conseguentemente, il ricorso per cassazione per vizio di motivazione è inammissibile quando il provvedimento cautelare impugnato contenga una motivazione logica ed argomentata, ancorché il ricorrente prospetti una diversa e più favorevole ricostruzione dei fatti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SILVESTRI Giovanni - Presidente

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. DI TOMASSI ((omissis)) - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - rel. Consigliere

Dott. BONITO Francesco M. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) SA. PE. , N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 9692/2009 GIP TRIBUNALE di BOLOGNA, del 11/07/2009;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ALDO CAVALLO;

sentite le conclusioni del PG Dott. ((omissis)), che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.

CONSIDERATO IN FATTO E IN DIRITTO

1. Sa. Pe. , per il tramite del difensore di fiducia, ha proposto immediato r…

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