Cassazione penale Sez. II sentenza n. 2249 del 20 gennaio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:2249PEN

Massima

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Il dolo di ricettazione può essere integrato anche sulla base dell'omessa o non attendibile indicazione della provenienza della cosa ricevuta, la quale è sicuramente rivelatrice della volontà di occultamento, logicamente spiegabile con un acquisto in mala fede. Inoltre, il dolo di ricettazione nella forma eventuale ricorre quando l'agente ha consapevolmente accettato il rischio che la cosa acquistata o ricevuta fosse di illecita provenienza, non limitandosi ad una semplice mancanza di diligenza nel verificare la provenienza della cosa, che invece connota l'ipotesi contravvenzionale dell'acquisto di cose di sospetta provenienza. Non si richiede all'imputato di provare la provenienza del possesso delle cose, ma soltanto di fornire una attendibile spiegazione dell'origine del possesso delle cose medesime, assolvendo non ad onere probatorio, bensì ad un onere di allegazione di elementi, che potrebbero costituire l'indicazione di un tema di prova per le parti e per i poteri officiosi del giudice, e che comunque possano essere valutati da parte del giudice di merito secondo i comuni principi del libero convincimento. L'acquisto di un bene fuori da canali legittimi di commercializzazione, da soggetto sulla cui individuazione non è stata fornita alcuna indicazione, è certamente sintomatico del dolo (quanto meno eventuale) di ricettazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 4127/2013 CORTE APPELLO di PALERMO, del 29/01/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 13/10/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. BELTRANI SERGIO;
Uditi il Procuratore Generale in persona del Dott. D'AMBROSIO Vito, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso e l'Avv. (OMISSIS), che ne ha chiesto l'accoglimento.
RITENUTO IN FATTO
- che, con la sentenza indicata in…

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