Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 5297 del 4 febbraio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:5297PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La responsabilità penale per il reato di accesso abusivo a sistema informatico non può essere affermata in assenza di una prova certa e inequivocabile del nesso causale tra la condotta dell'imputato e l'accesso illecito al sistema, dovendo il giudice valutare in modo rigoroso e analitico tutti gli elementi di fatto emersi nel procedimento, anche quelli di segno contrario rispetto all'ipotesi accusatoria, al fine di escludere ragionevoli dubbi sulla effettiva responsabilità dell'imputato. In particolare, il giudice deve tenere conto dell'assenza di dimostrazione di una conoscenza diretta tra l'imputato e il titolare della password utilizzata per l'accesso abusivo, dell'incompatibilità temporale tra l'impegno dell'imputato nelle indagini delegate e il momento dell'accesso illecito, della possibilità che l'accesso sia stato compiuto da terzi soggetti, nonché di ogni altro elemento che, valutato complessivamente, possa ragionevolmente escludere la responsabilità dell'imputato oltre ogni ragionevole dubbio. La motivazione del giudice deve pertanto dare conto in modo esaustivo e logico di tutte le argomentazioni che hanno condotto all'esclusione della responsabilità, senza limitarsi a una mera riproposizione della tesi accusatoria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio - Presidente

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

Dott. PETRUZZELLIS Anna - rel. Consigliere

Dott. MOGINI Stefano - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

P.g. presso la Corte d'appello di Torino;

avverso la sentenza del 17/05/2013 della Corte d'appello di Torino emessa nel procedimento a carico di:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal componente Anna Petruzzellis;

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale D'AMBROSIO Vito che ha concluso per l'annullamento con rinvio della sente…

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