Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 1439 del 2020

ECLI:IT:TARLAZ:2020:1439SENB

Massima

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La realizzazione di strutture, quali gazebo e pergotende, di dimensioni non esigue e destinate a integrare in modo stabile e duraturo la superficie di un'attività commerciale, integra un intervento di ristrutturazione edilizia che necessita del permesso di costruire, non potendo essere ricondotto alla categoria dell'edilizia libera. Ciò in quanto tali manufatti, pur se caratterizzati da una certa amovibilità e precarietà, non soddisfano esigenze meramente provvisorie o accessorie, bensì concretizzano un ampliamento della superficie dell'attività, modificando in modo sostanziale l'organismo edilizio preesistente. La mera circostanza che le strutture siano facilmente smontabili o che il loro utilizzo non sia continuativo non vale a renderle legittime, in assenza del necessario titolo abilitativo, atteso che l'unico elemento dirimente è la sussistenza di un effettivo nesso funzionale con la migliore fruizione dello spazio esterno di unità immobiliari già esistenti. Pertanto, l'ordine di demolizione di tali manufatti, anche a notevole distanza di tempo dalla loro realizzazione, non richiede una particolare motivazione, in quanto l'attività di repressione degli abusi edilizi costituisce espressione di un potere vincolato, a tutela dell'interesse pubblico al corretto assetto del territorio, senza che assuma rilievo l'eventuale affidamento incolpevole del privato.

Sentenza completa

Pubblicato il 03/02/2020

N. 01439/2020 REG.PROV.COLL.

N. 00149/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Bis)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 149 del 2020, proposto da
Mafri S.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Roma Capitale, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via del Tempio di Giove 21;

per l'annullamento,

previa sospensione,

della determinazione dirigenziale n. C…

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