Cassazione penale Sez. V sentenza n. 34172 del 26 luglio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:34172PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La pronuncia di una sentenza di condanna per il delitto di associazione di tipo mafioso costituisce un fatto nuovo che legittima l'emissione di una misura cautelare personale, anche in presenza di un precedente giudicato cautelare favorevole all'imputato. In tali casi, la condanna per il reato di cui all'art. 275, comma 3, c.p.p. fa sorgere una presunzione assoluta di adeguatezza esclusiva della custodia cautelare in carcere, che il giudice può superare solo in presenza di elementi specifici idonei a dimostrare la rescissione dei legami dell'imputato con l'associazione criminale di riferimento. Pertanto, il giudice non ha l'obbligo di dimostrare in positivo la sussistenza dei "pericula libertatis", essendo sufficiente che non emergano segnali di recisione del vincolo associativo, in mancanza dei quali la misura carceraria deve essere applicata in via obbligatoria. Inoltre, il pericolo di fuga può essere desunto dalla persistente appartenenza dell'imputato all'associazione mafiosa e dall'entità della pena detentiva inflitta con la sentenza di condanna, senza necessità di una specifica e individualizzata valutazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. MICCOLI Grazia - rel. Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 27/02/2019 del TRIB. LIBERTA' di NAPOLI;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. GRAZIA MICCOLI;
sentite le conclusioni del PG Dr. MIGNOLO OLGA, che ha concluso per il rigetto.
RITENUTO IN FATTO
1. Con provvedimento dei 27 febbraio 2019 il Tribunale di Napoli, sezione riesame, ha confermato nei confronti di (OMISSIS) e (OMISSIS) l'ordinanza applicativa della custodia cautelare in …

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