Il furto aggravato è un reato contro il patrimonio che si configura quando il fatto è commesso con violenza sulle cose, destrezza o approfittando della condizione di esposizione a pubblica fede della cosa sottratta. La Corte di Cassazione ha affermato che, ai fini della configurabilità dell'aggravante, è necessaria la contestazione specifica della circostanza aggravante, non essendo sufficiente la mera indicazione generica del furto aggravato. Pertanto, qualora la sentenza di merito abbia ritenuto sussistente un'aggravante non specificamente contestata, tale pronuncia è viziata da errore di diritto e deve essere annullata. Inoltre, la Corte ha precisato che la sopravvenuta modifica normativa che rende il reato procedibile a querela non incide sull'inammissibilità del ricorso per cassazione fondato su motivi manifestamente infondati, in quanto l'inammissibilità del ricorso preclude il formarsi di un valido rapporto di impugnazione, a prescindere dalle successive modifiche legislative sulla procedibilità. In tali casi, il giudice di legittimità non è tenuto a verificare l'avvenuta presentazione della querela da parte della persona offesa.