Tribunale Amministrativo Regionale Emilia Romagna - Bologna sentenza n. 1149 del 2014

ECLI:IT:TARBO:2014:1149SENT

Massima

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Il provvedimento di preavviso di rigetto di un'istanza di condono edilizio, adottato ai sensi dell'art. 10-bis della legge n. 241/1990, costituisce un atto endoprocedimentale non immediatamente lesivo e pertanto non autonomamente impugnabile. Conseguentemente, l'impugnazione di tale provvedimento è inammissibile, mentre il successivo provvedimento definitivo di diniego del condono, se non tempestivamente impugnato, rende inammissibili le successive impugnazioni di atti applicativi, come l'ingiunzione di demolizione e l'accertamento dell'acquisizione delle opere abusive al patrimonio comunale, per difetto di legittimazione attiva del ricorrente a far valere vizi dell'atto presupposto non più impugnabile. Tuttavia, il provvedimento repressivo dell'abuso edilizio, emanato in pendenza del giudizio relativo al diniego di condono, non è precluso, in quanto costituisce un atto dovuto per l'Amministrazione a seguito del mancato annullamento dell'atto presupposto.

Sentenza completa

N. 00649/2006
REG.RIC.

N. 01149/2014 REG.PROV.COLL.

N. 00649/2006 REG.RIC.

N. 00552/2007 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la ((omissis))

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sui ricorsi n. 649 del 2006 e n. 552 del 2007 proposti da ((omissis)), rappresentato e difeso dall’avv. ((omissis)) e presso lo stesso elettivamente domiciliato in Bologna, via S. Stefano n. 43;

contro

il Comune di Bologna, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall’avv. ((omissis)) e dall’avv. ((omissis)), ed elettivamente domiciliato in Bologna, piazza Maggiore n. 6, presso l’Avvocatura comunale;

per l'annullamento

– quanto al ricorso n. 649 del 2006 – del provvedimento prot. gen. n. 71499 del 4 aprile 2006, con cui il Comune di Bologna ha dato avviso al ricorrente dei motivi ostat…

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