Cassazione penale Sez. III sentenza n. 53445 del 23 dicembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:53445PEN

Massima

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Il reato di violenza sessuale di cui all'art. 609-bis c.p. tutela la libertà di autodeterminazione sessuale della persona, intesa come diritto di disporre liberamente della propria sfera sessuale, e non soltanto la moralità pubblica o il buon costume. Pertanto, integrano il delitto di violenza sessuale anche condotte che, pur non integrando una vera e propria aggressione fisica, si concretizzano in atti di palpeggiamento o di imposizione di atti sessuali sulla vittima, in assenza del suo consenso, in quanto lesive della sua libertà di autodeterminazione. Tali condotte, anche se non accompagnate da minacce o violenza, realizzano la fattispecie criminosa nella sua forma consumata, non potendosi ritenere configurabile soltanto il tentativo, laddove si sia effettivamente verificata l'imposizione di atti sessuali sulla vittima. Ai fini della valutazione della capacità a delinquere del reo e del diniego del beneficio della non menzione della condanna, assume rilievo negativo la circostanza che le condotte delittuose siano state poste in essere in danno di una persona che si trovava in condizioni di soggezione psicologica rispetto all'ambiente lavorativo, in quanto ciò denota la capacità dell'agente di sfruttare la vulnerabilità della vittima per realizzare i propri scopi criminosi, espandendone gli effetti nell'ambiente di lavoro e cagionando alla stessa un pregiudizio ulteriore rispetto alla lesione della libertà sessuale. Infine, ai fini della valutazione del legittimo impedimento dell'imputato a comparire all'udienza, non è sufficiente il mero certificato medico attestante una patologia dolorosa, essendo necessario che lo stesso indichi in modo inequivoco l'assoluta impossibilità di comparire, senza grave e non altrimenti evitabile rischio per la salute.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SQUASSONI Claudia - Presidente

Dott. SAVINO Mariapia G. - Consigliere

Dott. DI NICOLA Vito - Consigliere

Dott. GRAZIOSI Chiara - rel. Consigliere

Dott. PEZZELLA Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1044/2004 CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA, del 07/11/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 03/12/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. CHIARA GRAZIOSI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. IZZO Gioacchino, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

udito il difensore avv. (OMISSIS) di Reggio Calabria.

RITENUTO IN FAT…

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