Cassazione penale Sez. V sentenza n. 39483 del 30 settembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:39483PEN

Massima

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Il diritto di cronaca, anche putativo, non può essere disgiunto dall'uso legittimo delle fonti informative, il che implica che il giornalista abbia verificato con la dovuta diligenza la veridicità dei fatti narrati prima della pubblicazione. Pertanto, la mera affermazione di aver attinto a fonti informative non è sufficiente a integrare la scriminante del diritto di cronaca, essendo necessario che il giornalista abbia offerto la prova del suo impegno nel controllare la fondatezza della notizia. Inoltre, il giornalista che intenda pubblicare una notizia non certa accetta il rischio che essa non corrisponda al vero e che l'antigiuridicità della condotta diffamatoria rimanga senza giustificazione. La pubblicazione di una notizia lesiva della reputazione altrui, in assenza di tale verifica, integra il reato di diffamazione a mezzo stampa, anche per il direttore responsabile del giornale, in virtù dell'obbligo di controllo che grava su di lui. La sanzione della pubblicazione della sentenza di condanna, disposta dal giudice su richiesta della parte civile, costituisce un mezzo idoneo a riparare il danno non patrimoniale derivato dal reato, rientrando nella natura di sanzione civile prevista dall'art. 186 c.p., e non è censurabile in sede di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LOMBARDI Alfredo M. - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silva - rel. Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 1124/2013 CORTE APPELLO di TRIESTE, del 24/04/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 12/05/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. DE BERARDINIS SILVANA;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. SCARDACCIONE Eduardo Vittorio, che ha concluso per l'annullamento senza rinvio per prescrizione.
RITENUTO IN FATTO
Con sentenz…

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