Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 6597 del 2014

ECLI:IT:TARNA:2014:6597SENT

Massima

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L'ordine di demolizione di opere edilizie abusive è un provvedimento vincolato, che non richiede una specifica motivazione sull'interesse pubblico alla demolizione, né un bilanciamento con gli interessi privati coinvolti, né la sussistenza di un interesse pubblico concreto ed attuale. L'abusività dell'opera costituisce di per sé il presupposto sufficiente per l'applicazione della sanzione demolitoria, indipendentemente dal tempo trascorso dal suo accertamento, non potendo il mero decorso del tempo legittimare una situazione di fatto abusiva o ingenerare un affidamento tutelabile in capo al privato. L'Amministrazione non è tenuta a motivare in merito all'interesse pubblico alla demolizione, né a giustificare il ritardo nell'adozione del provvedimento sanzionatorio, essendo l'ordine di demolizione un atto dovuto a fronte dell'accertata abusività dell'opera. Il privato che abbia realizzato un intervento edilizio in assenza del prescritto titolo abilitativo non può vantare alcun affidamento tutelabile sulla conservazione della situazione di fatto illecita, né può dolersi del fatto che l'Amministrazione non abbia emanato in data antecedente i dovuti atti repressivi, atteso che l'abuso edilizio rappresenta un illecito permanente, la cui reiterazione nel tempo non fa sorgere posizioni giuridiche meritevoli di tutela. L'ordine di demolizione, pertanto, non necessita di una specifica motivazione sull'interesse pubblico, né di un bilanciamento con gli interessi privati, essendo esso un provvedimento vincolato, la cui adozione è imposta dalla mera constatazione dell'abusività dell'opera, indipendentemente dal tempo trascorso dal suo accertamento.

Sentenza completa

N. 00296/2012
REG.RIC.

N. 06597/2014 REG.PROV.COLL.

N. 00296/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 296 del 2012, proposto da:
Umberto Borriello, rappresentato e difeso dall'avv. Francesco Musella, con domicilio eletto presso il suo studio, in Napoli, Via Vittoria Colonna N.30;

contro

Comune di Napoli, rappresentato e difeso dagli avv. Gabriele Romano, Giuseppe Tarallo, Barbara Accattatis Chalons D'Oranges, Antonio Andreottola, Eleonora Carpentieri, Bruno Crimaldi, Annalisa Cuomo, Anna Ivana Furnari, Giacomo Pizza, Anna Pulcini, Bruno Ricci, domiciliato in Napoli, presso l’Avvocatura Municipale, in p.zzo S. Giacomo;

per l'annullamento

della disposizione dirigenziale n. 404 …

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