Tribunale Amministrativo Regionale Friuli Venezia Giulia - Trieste sentenza n. 488 del 2014

ECLI:IT:TARFVG:2014:488SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esercizio della propria funzione di controllo sulla legittimità degli atti di pianificazione urbanistica, ribadisce che le scelte effettuate dall'amministrazione comunale per la destinazione delle singole aree, al momento dell'adozione del piano regolatore generale o di variante al medesimo, costituiscono apprezzamenti di merito sottratti al sindacato giurisdizionale, salvo che non siano affette da errori di fatto o da abnormi illogicità. L'aspettativa del privato alla salvaguardia della precedente tipizzazione come zona edificabile dei suoli di sua pertinenza e/o all'ottenimento di una tipizzazione più gradita è cedevole rispetto all'esercizio della potestà pianificatoria finalizzata alla corretta e razionale disciplina urbanistica del territorio comunale. Trattandosi di scelte discrezionali, in merito alla destinazione di singole aree, queste non necessitano di apposita motivazione, oltre quelle che si possono evincere dai criteri generali, di ordine tecnico-discrezionale, seguiti nella impostazione del piano stesso, essendo sufficiente l'espresso riferimento alla relazione di accompagnamento al progetto di modificazione al piano regolatore generale. L'amministrazione comunale non è, pertanto, tenuta ad una particolareggiata motivazione in ordine ad ogni singola scelta urbanistica effettuata con il nuovo strumento di pianificazione, anche laddove la nuova scelta si discosti da destinazioni precedentemente impresse al territorio dal precedente strumento urbanistico, essendo sufficiente che emergano nel complesso le ragioni che sorreggono l'esercizio della potestà pianificatoria. Inoltre, il rigetto delle osservazioni e opposizioni presentate dai privati può essere soltanto l'effetto di un contrasto con gli interessi e le considerazioni generali sottese allo strumento urbanistico. Nella fattispecie, il Comune ha rigettato l'osservazione/opposizione presentata dalla ricorrente, volta ad ottenere la conversione dei lotti di interesse classificati con la variante in questione in zona D1 <agglomerati industriali di interesse regionale> in zona H2 <commerciale di interesse comunale> soggetta a PRPC, ritenendola "tecnicamente non accoglibile, in quanto in conflitto con gli obiettivi e le strategie del PRGC". Tale motivazione, oltre a risultare congrua e sufficiente, appare ulteriormente rafforzata dal fatto che le direttive per l'elaborazione della variante prescrivevano espressamente l'introduzione nel PRGC della previsione del piano di settore commerciale, evidenziando puntualmente le aree come possibili sedi delle strutture di vendita nell'ambito delle zone omogenee esistenti di tipo H poste a nord del capoluogo e lungo via Cartotecnica, mentre i terreni della ricorrente erano ubicati in zona omogenea "S" destinata a servizi ed attrezzature a sud del capoluogo e lungo via Val Gorto. Pertanto, il Tribunale Amministrativo Regionale rigetta il ricorso, ritenendo che gli atti impugnati siano esenti dai vizi denunciati dalla ricorrente, in quanto le scelte di pianificazione urbanistica operate dal Comune risultano congruenti con gli indirizzi e le direttive generali stabiliti per la redazione della variante, senza che possa assumere rilievo l'aspettativa del privato alla salvaguardia della precedente destinazione o all'ottenimento di una diversa qualificazione urbanistica più gradita.

Sentenza completa

N. 00014/2012
REG.RIC.

N. 00488/2014 REG.PROV.COLL.

N. 00014/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il ((omissis))

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 14 del 2012, proposto da:
G.P.E. s.a.s. del ((omissis)) e C., in persona del legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso Segreteria Generale T.A.R. in Trieste, p.zza Unità d'Italia 7;

contro

Comune di Tolmezzo, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'avv. Giunio Pedrazzoli, con domicilio eletto presso Segreteria Generale T.A.R. in Trieste, p.zza Unità d'Italia 7; ((omissis)), in persona del Presidente p.t., rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)) dell’Avvocatura regionale, domiciliata in Trieste, pia…

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