Cassazione penale Sez. II sentenza n. 34156 del 4 settembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:34156PEN

Massima

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Il rilascio di false dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà o di certificazioni, anche in sede di autocertificazione, per ottenere indebitamente prestazioni o agevolazioni pubbliche, integra il reato di falso ideologico in atto pubblico, a prescindere dalla effettiva percezione di un indebito vantaggio, in quanto l'elemento oggettivo del reato si realizza con la semplice presentazione di una dichiarazione mendace, indipendentemente dalla sua efficacia causale. L'errore di fatto che esclude la punibilità deve riguardare un elemento materiale del reato e non può fondarsi sull'erronea interpretazione o applicazione della normativa fiscale o amministrativa, in quanto l'ignoranza o l'errata conoscenza della legge penale non costituisce causa di esclusione della responsabilità. Pertanto, il soggetto che presenta un'autocertificazione contenente dati reddituali non corrispondenti all'ultima dichiarazione fiscale ufficiale, al fine di ottenere un beneficio pubblico, risponde del reato di falso ideologico, non potendo invocare l'errore scusabile sulla normativa applicabile, essendo onere del dichiarante verificare la correttezza dei dati forniti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CASUCCI Giuliano - Presidente

Dott. TADDEI Margherita Bian - Consigliere

Dott. BRONZINI Giuseppe - Consigliere

Dott. MANNA Antonio - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

BU. MA. GI. , nata il (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte di Appello di Catanzaro;

Visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in pubblica udienza la relazione fatta dal Consigliere dott. Geppino Rago;

Udito il Procuratore Generale in persona del dott. Giuseppe Febbraro ha concluso per il rigetto.

FATTO

Con sentenza del 8/01/2007, la Corte di Appello di Catanzaro, in parziale riforma della sentenza…

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