Cassazione penale Sez. III sentenza n. 13782 del 3 aprile 2023

ECLI:IT:CASS:2023:13782PEN

Massima

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La partecipazione ad un'associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati in materia di stupefacenti può essere integrata anche dalla realizzazione di condotte penalmente irrilevanti, purché il soggetto agente abbia consapevolezza di cooperare con il proprio comportamento alla realizzazione degli scopi associativi. A tal fine, costituiscono elementi idonei a dimostrare la stabile adesione al programma delittuoso dell'associazione la circostanza che l'imputato sia soggetto che si accompagna al capo dell'associazione nello svolgimento di attività delicate quali la riscossione dei crediti associativi, nonché l'incarico di compiti altamente fiduciari come il recapito di denaro all'estero per saldare un debito relativo a una fornitura di sostanza stupefacente, attività che per la sua elevata delicatezza e per l'ampio margine di affidamento riposto in chi la debba eseguire costituisce sicuro indice di una non occasionale partecipazione agli interessi ed agli affari dell'intero sodalizio criminale. Il concetto di partecipazione ad un'associazione criminosa non è negativamente condizionato in termini meccanici dal fatto che l'adesione al sodalizio non abbia coinciso con tutta la durata del vincolo che ha astretto, nel tempo, i vari partecipanti ad essa, potendo quella avere avuto anche una durata più breve della intera vita associativa, purché in tale lasso di tempo il soggetto agente abbia avuto la consapevolezza di cooperare, con il proprio comportamento, nella realizzazione degli scopi associativi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROSI Elisabetta - Presidente

Dott. CERRONI Claudio - Consigliere

Dott. SOCCI Angelo Matteo - Consigliere

Dott. GENTILI Andrea - rel. Consigliere

Dott. DI STASI Antonella - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 8686/2020 della Corte di appello di Roma del 24 novembre 2020;
letti gli atti di causa, la sentenza impugnata e il ricorso introduttivo;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GENTILI Andrea;
letta la requisitoria scritta del PM, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott.ssa GUERRA Maria Emanuele, il quale ha concluso chiedendo la dichiarazione di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
La Corte di app…

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