Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 5820 del 2008

ECLI:IT:TARNA:2008:5820SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di diniego del permesso di costruire in sanatoria è legittimo qualora l'opera abusiva risulti in contrasto con la destinazione urbanistica dell'area e sia già intervenuto un provvedimento di acquisizione dell'immobile al patrimonio comunale, non impugnato dal ricorrente, rendendo così inammissibile la domanda di accertamento di conformità presentata oltre i termini di legge e quando il procedimento sanzionatorio risulta già concluso. La giurisprudenza amministrativa ha costantemente affermato che la sufficienza di un solo motivo, in caso di pluralità di motivi tra loro autonomi, rende legittimo il provvedimento amministrativo impugnato, rendendo inammissibile il gravame che non attragga nel fuoco della contestazione tutti i motivi su cui si regge il provvedimento stesso, in quanto inidoneo a conseguire un risultato utile. Inoltre, l'istituto dell'accertamento di conformità, previsto dalla normativa in materia edilizia, si pone non come fase del procedimento sanzionatorio, ma solo come un procedimento collaterale ed eventuale, il cui effetto sul procedimento principale è quello di paralizzare l'azione dell'amministrazione, solo laddove il permesso in sanatoria venga adottato prima della irrogazione della sanzione. Una volta che il procedimento sanzionatorio sia oramai concluso con la pronuncia dell'acquisizione, non vi è più spazio per la coltivazione di istanze di sanatoria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania
Sezione Seconda
composto dai Signori Magistrati:
dr. ((omissis)) Presidente
dr. ssa ((omissis))
dr. ((omissis))., relatore
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
sul ricorso n. 4568.2001, proposto da An. Ca., rappresentata e difesa dall'Avv. Ba. G. Se. ed elettivamente domiciliata presso lo studio del medesimo difensore in Na. alla via To. n. (...);
contro
il Comune di Ca., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli Avv. Gi. Cr. e Ma. Ia. e domiciliato d'ufficio, in assenza di elezione di domicilio nel Comune di Na., presso la Segreteria T.A.R.
per l'annullamento previa sospensione dell'esecuzione
della disposizione dirigenziale n. U/210/AT del 9.2.2001, con la quale è stata respinta l'istanza presentata dalla ricorrente ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 13 della legge 4…

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