Cassazione penale Sez. V sentenza n. 48604 del 24 ottobre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:48604PEN

Massima

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Il falso in dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà non sussiste quando l'imputato, a causa dell'infelice formulazione del modulo prestampato, sia incorso in un errore di interpretazione, non essendo ravvisabile in tal caso l'elemento soggettivo del dolo. Infatti, qualora la dichiarazione rilevante ai fini del delitto di cui all'art. 483 c.p. sia contenuta in un modulo di non immediata comprensione, la responsabilità penale non può essere fondata su una colposa omissione di indagine da parte del privato, ma richiede la coscienza e volontà di agire contro il dovere giuridico di dichiarare il vero. Pertanto, in presenza di una formulazione ambigua del modulo, l'errore dell'imputato nell'interpretare il contenuto della dichiarazione da rendere esclude la configurabilità del delitto di falso, non potendosi in tal caso ritenere integrato l'elemento soggettivo del dolo. Ciò vale a maggior ragione quando la dichiarazione falsa non abbia alcun risvolto economico, morale, etico o professionale per l'imputato, essendo funzionale solo all'ottenimento di un titolo onorifico.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - rel. Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 08/07/2015 del TRIBUNALE di POTENZA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere PAOLA BORRELLI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale ANTONIETTA PICARDI, che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;
udito l'Avv. (OMISSIS), che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Co…

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