Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 3811 del 2019

ECLI:IT:TARNA:2019:3811SENT

Massima

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Il proprietario di un immobile che ha presentato domanda di sanatoria edilizia ai sensi della L. n. 47/1985 per opere abusive realizzate, ha diritto al rilascio del titolo edilizio in sanatoria qualora dimostri di essersi limitato ad interventi di manutenzione straordinaria e restauro conservativo sull'immobile, regolarmente autorizzati, senza realizzare ulteriori opere abusive sostanzialmente difformi rispetto a quanto dichiarato nella domanda di sanatoria. L'amministrazione comunale non può negare il titolo edilizio in sanatoria senza una adeguata e puntuale motivazione che dia conto delle specifiche difformità riscontrate, non essendo sufficiente il mero rinvio alle risultanze istruttorie, specie quando queste ultime concludano per la concedibilità della sanatoria. In caso di inerzia dell'amministrazione nel fornire i chiarimenti istruttori richiesti dal giudice, questi può desumere argomenti di prova dal comportamento processuale della parte pubblica, dando credito alle deduzioni e alle prove documentali prodotte dal privato ricorrente. L'amministrazione comunale è inoltre tenuta a rispettare le garanzie partecipative del privato nel procedimento di sanatoria, valutando le sue osservazioni e fornendo adeguata motivazione in caso di determinazione difforme dalle stesse. Il mancato rispetto di tali principi comporta l'annullamento del provvedimento di diniego della sanatoria e la condanna dell'amministrazione al pagamento delle spese processuali nonché di una sanzione pecuniaria per l'abuso dei mezzi processuali.

Sentenza completa

Pubblicato il 09/07/2019

N. 03811/2019 REG.PROV.COLL.

N. 01683/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1683 del 2014, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso – come da atto di costituzione di nuovo difensore in sostituzione dell’avv. ((omissis)), originario difensore - dall’Avv. ((omissis)) con il seguente recapito per le comunicazioni di cui all’art. 136 c.p.a.: PEC: [email protected];

contro

Comune di Pompei, in persona del Sindaco, legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. ((omissis)) in Napoli, piazza G. Bovio n. 8 con il seguente recapito ai fini dell…

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