Cassazione penale Sez. V sentenza n. 12202 del 1 aprile 2022

ECLI:IT:CASS:2022:12202PEN

Massima

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Il reato abituale di atti persecutori (art. 612-bis c.p.) si consuma nel momento in cui le condotte poste in essere dall'agente divengono complessivamente riconoscibili e qualificabili come espressive dell'offesa al bene giuridico tutelato, con la conseguenza che il termine di prescrizione decorre dall'ultima condotta realizzata, in quanto ogni successiva condotta lesiva si riallaccia a quelle precedenti, dando vita a un illecito strutturalmente unitario. Ai fini della valutazione dell'elemento soggettivo del reato, il dolo generico richiesto è integrato dalla volontà di porre in essere più condotte di minaccia e molestia, nella consapevolezza della loro idoneità a produrre uno degli eventi alternativamente previsti dalla norma incriminatrice e dell'abitualità del proprio agire, senza che sia necessaria la preordinazione di tali condotte. Pertanto, il giudice di merito, nel valutare la sussistenza del dolo, può legittimamente prescindere dalla richiesta di archiviazione avanzata dal pubblico ministero in relazione a fatti oggetto di indagine nell'ambito dello stesso procedimento, ove ritenga che le risultanze probatorie acquisite siano idonee a dimostrare la consapevolezza e volontarietà della condotta persecutoria posta in essere dall'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PEZZULLO Rosa - Presidente

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. BELMONTE Maria Teres - Consigliere

Dott. TUDINO Alessandrin - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 26/04/2021 della CORTE APPELLO di ROMA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. IRENE SCORDAMAGLIA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. FILIPPI Paola, che ha concluso chiedendo;
udito il difensore (OMISSIS).
RITENUTO IN FATTO
1. In parziale riforma della sentenza di primo grado, che aveva condannato (OMISSIS) alla pena di giust…

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