Il reato di danneggiamento di cui all'art. 632 c.p. si configura non solo in presenza di un radicale mutamento della fisionomia dei luoghi, ma anche di un'alterazione del loro stato che li renda diversi dalle condizioni originarie e idonei a determinare conseguenze dannose sull'integrità dell'immobile e sull'accertamento dei relativi diritti. La circostanza che l'autore delle opere sia l'affittuario del fondo non esclude la responsabilità penale, in quanto una responsabilità contrattuale può coesistere con quella penale, non essendo necessaria l'autorizzazione del proprietario per la realizzazione di opere modificative della consistenza del bene. Inoltre, la violazione di norme amministrative non è elemento costitutivo del reato, il cui oggetto giuridico consiste nella tutela dell'integrità del patrimonio immobiliare, sia nella sua consistenza, minacciata dalla illegittima immutatio loci, sia nella utilizzazione delle risorse in esso disponibili, minacciata dalla deviazione delle acque ad esso pertinenti.