Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 27454 del 1 giugno 2017

ECLI:IT:CASS:2017:27454PEN

Massima

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Il reato di simulazione di reato (art. 367 c.p.) si configura quando l'agente denuncia falsamente un fatto come opera di ignoti, senza che vi sia alcun suo interesse personale nella vicenda, mentre non ricorre tale fattispecie ove la denuncia sia effettuata in buona fede, anche se poi risulti infondata. Inoltre, il reato di truffa ai danni di assicuratore (art. 642 c.p.) è un reato proprio, che può essere commesso solo dal soggetto che rivesta la qualità di assicurato o proprietario dei beni, e non dal mero delegato della ditta proprietaria. Pertanto, la remissione di querela da parte della società assicuratrice determina l'improcedibilità del reato di cui all'art. 642 c.p., mentre il reato di cui all'art. 367 c.p. risulta estinto per prescrizione, in assenza di cause di sospensione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Presidente

Dott. TRONCI Andrea - Consigliere

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - rel. Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS) a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 13/11/2015 della CORTE APPELLO di ROMA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 26/04/2017, la relazione svolta dal Consigliere Dott. CAPOZZI ANGELO;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. TAMPIERI LUCA, che ha concluso per l'annullamento senza rinvio della sentenza in ordine al capo 1 per prescrizione e in ordine al capo 2 improcedibilita' del reato.
Udito il d…

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