Cassazione penale Sez. V sentenza n. 17721 del 4 maggio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:17721PEN

Massima

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La concessione della circostanza attenuante del danno di speciale tenuità nel reato di furto presuppone necessariamente che il pregiudizio cagionato sia di valore economico pressochè irrisorio, valutato non solo in relazione al valore in sé della cosa sottratta, ma anche agli ulteriori effetti pregiudizievoli subiti dalla persona offesa, senza che rilevi la capacità del soggetto passivo di sopportare il danno economico derivante dal reato. Pertanto, il giudice di merito, nel valutare la sussistenza di tale circostanza attenuante, deve accertare in concreto che il danno arrecato sia davvero lievissimo, non potendo ritenersi sufficiente il mero riferimento all'esiguità del valore della cosa sottratta, ove tale valore, pur contenuto, non sia comunque privo di rilievo economico e non abbia comportato ulteriori pregiudizi per la persona offesa. La valutazione del giudice di merito in ordine alla sussistenza o meno dei presupposti applicativi della circostanza attenuante del danno di speciale tenuità non è sindacabile in sede di legittimità, se congruamente e logicamente motivata, come nel caso in cui il giudice abbia ritenuto che la sottrazione di una banconota di 50 euro, pur di valore contenuto, non possa considerarsi di danno lievissimo, in ragione della non trascurabile entità della somma sottratta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CATENA Rossella - Presidente

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - rel. Consigliere

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 17/07/2020 della CORTE APPELLO di ROMA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere DE MARZO GIUSEPPE;
udito il Sostituto Procuratore generale, Dott. LIGNOLA FERDINANDO, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Nell'interesse di (OMISSIS) viene proposto ricorso per cassazione avverso la sentenza della Corte d'appello di Roma del…

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