Il Comune è tenuto a concludere il procedimento avviato con la diffida di parte ricorrente entro 30 giorni dalla notifica della presente sentenza, decorso inutilmente il quale si procederà, su istanza di parte, alla nomina di un commissario ad acta con l'incarico di definire il procedimento. Tale obbligo discende dalla decadenza del vincolo urbanistico gravante sul fondo di proprietà del ricorrente, accertata alla luce della consolidata giurisprudenza del TAR sulla decadenza dei vincoli urbanistici previsti dal PRG del Comune di L'Aquila. L'amministrazione comunale, pertanto, è tenuta a fornire adeguato riscontro alla diffida entro il termine annuale di cui all'art. 44 L.R. 11/1999, ampiamente decorso al momento della proposizione del ricorso. Il mancato adempimento di tale obbligo comporta la condanna del Comune al pagamento delle spese di giudizio, liquidate nella misura di euro 1.000, oltre accessori di legge e rimborso del contributo unificato. La presente sentenza, pertanto, impone all'autorità amministrativa l'obbligo di concludere il procedimento avviato con la diffida del ricorrente, entro il termine perentorio di 30 giorni dalla notifica, al fine di garantire il rispetto del principio di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa, nonché il diritto del privato a ottenere una tempestiva definizione della propria istanza di riqualificazione urbanistica, in conformità ai consolidati orientamenti giurisprudenziali in materia di decadenza dei vincoli urbanistici.