Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Brescia sentenza breve n. 1143 del 2018

ECLI:IT:TARBS:2018:1143SENB

Massima

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Il cittadino extracomunitario che richiede il rinnovo del permesso di soggiorno deve dimostrare di possedere mezzi di sussistenza sufficienti e derivanti da fonte lecita per la durata del soggiorno, non essendo sufficiente la sola assenza di condanne penali irrevocabili. Le difficoltà nel mercato del lavoro possono giustificare una tutela prolungata in caso di disoccupazione o occupazione irregolare, ma non consentono di tollerare situazioni di precarietà estese oltre limiti ragionevoli, essendo richiesto un atteggiamento attivo nella ricerca di un lavoro regolare o nell'avvio di un'attività autonoma. La presenza di una rete di sostegno familiare attenua l'allarme sociale quando il cittadino extracomunitario non possa dimostrare, per brevi periodi, la disponibilità di propri mezzi di sostentamento, ma non è un'alternativa all'obbligo di contribuire al benessere del Paese ospitante attraverso lo svolgimento di attività lavorativa regolare. Ai fini della valutazione della legittimità del provvedimento di diniego di rinnovo del permesso di soggiorno, rilevano esclusivamente gli elementi esistenti e formalmente rappresentati o comunque conosciuti dall'amministrazione al momento dell'adozione del provvedimento, senza che possano essere presi in considerazione fatti sopravvenuti o comunque non introdotti opportunamente in corso di procedimento, in quanto l'amministrazione è chiamata a effettuare una valutazione dei requisiti rebus sic stantibus, senza poter prescindere dagli elementi ad essa noti fino all'emissione del provvedimento. Pertanto, il rinnovo del titolo di soggiorno non è ammissibile quando la condizione di disoccupazione o di occupazione irregolare si prolunghi oltre limiti ragionevoli, in assenza di un'attività effettiva e sufficientemente remunerata nel corso degli ultimi anni.

Sentenza completa

Pubblicato il 30/11/2018

N. 01143/2018 REG.PROV.COLL.

N. 00972/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

sezione staccata di Brescia (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 972 del 2018, proposto da
-OMISSIS-, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio “digitale” corrispondente alla PEC indicata nell’atto introduttivo, e domicilio “fisico”
ex lege
presso la Segreteria della Sezione in Brescia, Via Zima n. 3;

contro

Ministero dell'Interno, Questura di Brescia, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentati e difesi dall'Avvocatura distrettuale dello Stato, con domicilio “digitale” corrispondente alla PEC indicata negli scritti difensivi, e domicilio “fisico”…

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