Cassazione penale Sez. I sentenza n. 13620 del 28 marzo 2019

ECLI:IT:CASS:2019:13620PEN

Massima

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Il tentativo di omicidio, realizzato attraverso l'utilizzo di un'arma da punta e taglio per infliggere plurime ferite in zone vitali della vittima, integra il delitto di cui agli articoli 56 e 575 c.p. anche in assenza della morte della persona offesa, qualora gli atti compiuti siano idonei in modo non equivoco a cagionare l'evento letale, a prescindere dal fatto che l'agente non abbia avuto la possibilità di completare l'azione criminosa. La valutazione della sussistenza dell'elemento oggettivo e soggettivo del tentato omicidio spetta al giudice di merito, il quale deve motivare in modo logico e congruo il proprio convincimento sulla base delle risultanze probatorie, senza che il giudice di legittimità possa sindacare la ricostruzione e la valutazione dei fatti, salvo il riscontro di vizi macroscopici della motivazione. Inoltre, il porto ingiustificato di armi fuori dalla propria abitazione, di cui all'art. 4 L. n. 110/1975, è configurabile anche quando l'arma da taglio sia stata raccolta sul luogo della lite, senza che sia necessario dimostrare che l'agente l'abbia portata con sé con l'intenzione di farne uso, essendo sufficiente l'accertamento dell'effettivo utilizzo dell'arma in luogo pubblico. Infine, la mancata applicazione dell'istituto della continuazione tra i reati contestati non è sindacabile in sede di legittimità, ove risulti adeguatamente motivata sulla base delle circostanze del caso concreto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MAZZEI Antonella P - Presidente

Dott. FIORDALISI Domeni - rel. Consigliere

Dott. SARACENO ((omissis)) - Consigliere

Dott. MANCUSO Luigi F. - Consigliere

Dott. ALIFFI Francesco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 12/07/2016 della CORTE APPELLO di ANCONA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere, Dott. DOMENICO FIORDALISI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore, Dott.ssa CENICCOLA ELISABETTA;
Il P.G. conclude chiedendo l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) e (O…

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