Cassazione penale Sez. V sentenza n. 43935 del 26 novembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:43935PEN

Massima

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Il diritto di critica e di denuncia nei confronti di un magistrato, anche attraverso un esposto, è tutelato dalla legge, purché l'esercizio di tale diritto avvenga nel rispetto della verità dei fatti e senza eccedere nella forma espressiva, al fine di non ledere indebitamente la reputazione del magistrato stesso. Pertanto, la condanna per diffamazione di soggetti che abbiano presentato un esposto contenente critiche e denunce nei confronti di un magistrato è legittima solo ove sia accertato che le affermazioni contenute nell'esposto siano prive di fondamento o eccedano manifestamente i limiti della continenza e della continua necessità di critica, risultando così offensive della reputazione del magistrato. Diversamente, l'esposto, anche se contenente valutazioni e giudizi negativi, deve ritenersi scriminato ai sensi dell'art. 598 c.p., in quanto espressione del diritto di critica e denuncia nei confronti di un pubblico ufficiale nell'esercizio delle sue funzioni.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. CALABRESE Renato Luigi - Consigliere

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) RI. DO., N. IL (OMESSO);

2) RU. CL., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 27/03/2006 GIUDICE DI PACE di POTENZA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARASCA GENNARO;

Udito il Pubblico Ministero in persona del Dott. MURA Antonio, che ha concluso per la conversione del ricorso in appello.

La Corte di Cassa…

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