Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 17022 del 4 giugno 2020

ECLI:IT:CASS:2020:17022PEN

Massima

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La partecipazione all'associazione di tipo mafioso si configura non solo attraverso il contributo diretto alle attività illecite del sodalizio, ma anche mediante la messa a disposizione incondizionata e permanente della propria persona e dei propri mezzi a servizio degli interessi del gruppo criminale, anche in favore di singoli esponenti di vertice. Pertanto, la prova dell'adesione al vincolo associativo può desumersi dalla costante presenza dell'indagato presso la sede operativa del clan, dalla sua attività di cura e controllo dei sistemi di videosorveglianza ivi installati, dalla convocazione presso tale luogo di altri soggetti coinvolti nelle attività illecite, nonché dall'accompagnamento del capo dell'organizzazione in occasione di incontri con esponenti di altri gruppi criminali alleati. Tali elementi, unitamente alla mancanza di prova di un effettivo recesso o allontanamento dal sodalizio, anche a fronte del decorso di un considerevole lasso di tempo dalle ultime condotte rilevanti, sono idonei a superare la presunzione relativa di sussistenza delle esigenze cautelari prevista per il reato di associazione mafiosa, in ragione della perdurante adesione dell'indagato ai valori e agli interessi del gruppo criminale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAPOZZI Angelo - rel. Presidente

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

Dott. GIORGI Maria Silvia - Consigliere

Dott. ROSATI Martino - Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la ordinanza del 13/12/2019 del Tribunale liberta' di Napoli;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal presidente Angelo Capozzi;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Baldi Fulvio, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
udito il difensore, avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordi…

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