Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 11107 del 2019

ECLI:IT:TARLAZ:2019:11107SENB

Massima

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Il legislatore regionale, con l'art. 53 della L.R. 27/2006, ha previsto la possibilità per gli occupanti senza titolo di alloggi di edilizia residenziale pubblica alla data del 20 novembre 2006 di presentare domanda di assegnazione in regolarizzazione, subordinandola al possesso di determinati requisiti. Tuttavia, tale possibilità di regolarizzazione è esclusa nei casi di cessione volontaria, accertata compravendita, omessa denuncia di occupazione da parte di terzi, mancata riconsegna dell'alloggio all'ente gestore e in tutti i casi di illegittima cessione dell'alloggio, in quanto l'assegnatario decade dal diritto e l'occupante non ha titolo all'acquisto dell'immobile e alla regolarizzazione della propria posizione amministrativa. Pertanto, il principio di diritto affermato è che l'occupazione senza titolo di un alloggio di edilizia residenziale pubblica, successiva alla cessazione del rapporto di assegnazione per decesso dell'assegnatario originario, non consente la regolarizzazione della posizione dell'occupante, in quanto tale ipotesi rientra tra i casi di illegittima cessione dell'alloggio previsti dalla legge regionale, per i quali è esclusa la possibilità di sanatoria. Ciò anche qualora l'occupante alleghi di risiedere nell'alloggio da data antecedente al decesso dell'assegnatario, in quanto le risultanze anagrafiche hanno valore meramente presuntivo, suscettibile di essere superato con qualsiasi mezzo di prova, e l'accertamento in concreto della residenza dell'assegnatario originario risulta decisivo ai fini della regolarizzazione. Pertanto, il principio di diritto affermato dalla sentenza è che l'occupazione senza titolo di un alloggio di edilizia residenziale pubblica, successiva alla cessazione del rapporto di assegnazione per decesso dell'assegnatario originario, non consente la regolarizzazione della posizione dell'occupante, in quanto tale ipotesi rientra tra i casi di illegittima cessione dell'alloggio previsti dalla legge regionale, per i quali è esclusa la possibilità di sanatoria, anche qualora l'occupante alleghi di risiedere nell'alloggio da data antecedente al decesso dell'assegnatario, in quanto le risultanze anagrafiche hanno valore meramente presuntivo, suscettibile di essere superato con qualsiasi mezzo di prova, e l'accertamento in concreto della residenza dell'assegnatario originario risulta decisivo ai fini della regolarizzazione.

Sentenza completa

Pubblicato il 19/09/2019

N. 11107/2019 REG.PROV.COLL.

N. 07553/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Terza Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 7553 del 2017, integrato da motivi aggiunti, proposto da
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, viale di Trastevere 82;

contro

Roma Capitale, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via del Tempio di Giove 21;
Dipartimento Politiche Abitative – Ufficio Sanatorie di Roma Capitale non costituito in giudizio;

per l'annullamento

Per quanto riguarda il ricors…

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