Cassazione penale Sez. I sentenza n. 45422 del 6 dicembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:45422PEN

Massima

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Il tentativo di reato si configura quando l'agente compie atti idonei, diretti in modo non equivoco a commettere un delitto, anche se non si verifica l'evento dannoso o pericoloso. La valutazione dell'idoneità e dell'univocità degli atti deve essere effettuata ex ante, sulla base delle modalità concrete del fatto, senza che assuma rilievo la mancata produzione dell'evento, in quanto il tentativo criminoso non può essere escluso per il solo fatto che l'agente non sia riuscito a portare a compimento il suo proposito delittuoso. Inoltre, la scelta della misura cautelare personale da applicare deve essere adeguatamente motivata, in modo da escludere contraddizioni logiche, come ritenere adeguata una misura meno afflittiva nonostante la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza per un reato commesso in violazione di una precedente misura cautelare meno rigorosa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto Presidente del 21/09/2 -

Dott. DI TOMASSI Mariastefania Consigliere SENTE -

Dott. BONITO Francesco Maria S. Consigliere N. 2 -

Dott. MAZZEI Antonella P. rel. Consigliere REGISTRO GENER -

Dott. CARTA Adriana Consigliere N. 17057/2 -

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE della REPUBBLICA presso il TRIBUNALE di NAPOLI;

avverso l'ordinanza in data 4/04/2011 (motivazione depositata l'8/04/2011) del Tribunale di Napoli nel proc. n. 2541/2011, nei confronti di:

OL. Do. Sa. He. , nato in (OMESSO).

Visti gli atti, l'ordinanza impugnata e il ricorso;

udita la relazione svolt…

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